Sin dalla prima stagione di Game of Thrones era stato annunciato, e finalmente è arrivato. ”L’inverno è qui”, afferma Sansa. Una delle frasi più celebri della serie vede finalmente la sua realizzazione in questo finale di stagione assolutamente epico, che chiude alla grande una stagione purtroppo non sempre all’altezza delle aspettative.
Le campane del Tempio di Baelor suonano forti e potenti. Poco dopo si sente il piano che accompagna in sottofondo la vestizione di Cersei, Margaery e Re Tommen. Dal piano si passa alle voci corali e ai violini, che caricano di drammaticità la scena, creando un perfetto climax ascendente di suspense e tensione che culmina con l’inevitabile esplosione dell’altofuoco. Venti minuti di puro intrattenimento che si chiudono con il salto di Re Tommen, che pone fine alla sua vita. Si apre così il season finale della sesta stagione di Game of Thrones, senza dubbio uno dei migliori di sempre, che in un colpo solo fa uscire di scena quattro grandi protagonisti della serie: Maergery e Loras Tyrell, l’Alto Passero e il già citato Tommen.
Ma il proseguo dell’episodio non è da meno. Grande spazio viene dato a Grande Inverno. Finalmente la spinosa questione della morte di Shireen viene portata a galla da un furibondo Ser Davos, che chiede la morte immediata della Donna Rossa. Solo grazie a Jon Snow, Melisandre riesce a salvarsi, accettando l’esilio. Ma è grazie all’intervento sempre preciso della piccola ma tenace Lyanna Mormont che l’ex Lord Comandante riesce a ottenere l’appoggio dei principali lord del Nord, assistendo – in una scena che ricorda molto la proclamazione del Giovane Lupo – alla venuta del Lupo Bianco, il nuovo Re del Nord. Jon Snow non sembra più timoroso e passivo, ma con uno sguardo sicuro e fiero guarda finalmente dritto negli occhi i suoi uomini. Sansa, al suo fianco, sembra essere compiaciuta dalla scelta, ma uno scambio di sguardi con Ditocorto non fa presagire nulla di buono.
I venti del Nord soffiano forti e rapidi, così come è rapida Arya, ritornata a Westeros (forse un po’ troppo velocemente) per perseguire il suo desiderio di vendetta. A farne le spese è il vecchio Walder Frey, altra morte importante dell’episodio, nonché una delle più attese dai tempi del Red Wedding. Fredda e spietata, come solo lei sa essere, Arya Stark spunta dalla sua lista un altro nome, vendicando così suo fratello e sua madre. Ma il momento d’oro degli Stark non finisce qui. Dopo anni e anni di attesa, per i lettori, la teoria più famosa sulla nascita di Jon Snow trova la sua conferma. Bran è diventato il nuovo Corvo con Tre Occhi e grazie ai suoi nuovi poteri scopre per la prima volta chi si nascondeva nella Torre della Gioia. Nonostante non si conoscano ancora i dettagli, ora possiamo dire con certezza che Jon Snow è il figlio di Lyanna e presumibilmente di Rhaegar Targaryen.
Mentre Cersei Lannister viene incoronata regina, sotto lo sguardo attonito di Jamie, un’altra regina ha appena salpato, facendo rotta verso Westeros alla conquista di quel trono di spade sul quale si è appena insediata l’ex Regina Madre. Insieme alla conferma della teoria su Jon Snow e al riscatto degli Stark, la partenza di Daenerys rappresenta una delle scene più attese di sempre di Game of Thrones. La Madre dei Draghi è finalmente pronta a lasciare Meereen, dietro consiglio di Tyrion Lannister, nuovo Primo Cavaliere della Regina, e grazie anche alle nuove alleanze instaurate con i Greyjoy, i Martell e (si presume) i Tyrell. Pronta a sbarcare nel continente occidentale, un’enorme e potente flotta solca un mare scuro e minaccioso, con la quale si chiude degnamente questa sesta stagione. Una stagione che non sempre è riuscita a convincere, alternando alti e bassi, momenti grandiosi e altri dimenticabili. Non sono poche infatti le cadute di stile, i fail e le forzature viste nel corso di questi dieci episodi. Riuscire a mantenere un livello qualitativo costantemente alto come Game of Thrones ci ha – troppo bene – abituati, sembra ormai un lontano ricordo, ma ciò nonostante la serie ideata da D&D rimane una delle più importanti e prestigiose del momento, capace di far discutere, animare, coinvolgere, emozionare e spiazzare ancora alla sua sesta stagione, e questo decimo episodio ne è un perfetto esempio.
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